Hai un’idea. Hai un team. Hai persino un MVP funzionante. E ora?
Probabilmente ti stai chiedendo: “Mi serve un incubatore? Un acceleratore? O vado avanti da solo come un eremita digitale?”.
Spoiler: non esiste una risposta valida per tutti. Ma esistono criteri molto concreti per capire cosa fa al caso tuo.
Incubatore vs Acceleratore: prima di tutto, capiamo le differenze
Incubatore
È il posto giusto se sei agli inizi. Hai solo un’idea o stai validando il problema. L’incubatore ti aiuta a trovare il tuo product-market fit, ti supporta nei primi passi e ti offre un contesto protetto dove non tutto deve funzionare subito.
Acceleratore
È il prossimo livello. Hai già un prodotto, qualche cliente o traction, e vuoi scalare. L’obiettivo è crescere velocemente, trovare fondi, entrare nel radar degli investitori. È una palestra ad alta intensità: si lavora tanto, in poco tempo, con obiettivi chiari.
I 5 criteri per scegliere senza pentirti dopo
- Stage della tua startup
Se sei ancora in fase di ideazione o validazione, punta a un incubatore.
Se invece stai cercando di crescere, espanderti o raccogliere fondi, guarda agli acceleratori.
- Verticale e network
Ogni incubatore o acceleratore ha il suo focus. Alcuni lavorano solo con startup fintech, altri solo con impatto sociale, altri ancora sono generalisti.
Controlla anche il network: mentor, aziende partner, ex partecipanti. Chi c’è dentro dice molto sul valore reale del programma.
- Cosa ti offrono davvero
Non farti abbagliare dal sito figo. Chiediti:
- Hai accesso a mentor di qualità?
- Ci sono eventi, investor day, workshop utili?
- Offrono spazi fisici, supporto legale, consulenza marketing?
- Equity o no?
Alcuni programmi chiedono una percentuale della tua startup in cambio dell’accesso. Altri sono equity-free.
Entrambi possono andare bene, ma valuta quanto è giusto cedere in quella fase e per quel tipo di supporto.
- Track record
Chi è passato di lì prima di te? Che risultati ha ottenuto? Quanti round sono stati chiusi dopo il programma?
Un acceleratore valido non lo giudichi solo dalle promesse, ma dai risultati concreti delle startup che ha aiutato.
Attenzione alla fuffa
Oggi tutti si autodefiniscono “acceleratori” o “incubatori”, ma non tutti lo sono davvero.
Un buon indicatore? La selezione. Se prendono chiunque, forse non è un vantaggio per te. La qualità si costruisce anche con un ecosistema selettivo.
Scegliere il giusto incubatore o acceleratore può fare la differenza tra una startup che cresce e una che si perde.
Non avere fretta. Studia bene ogni programma. Parla con chi l’ha già fatto. E soprattutto: chiediti se è il giusto prossimo passo per il tuo stadio di crescita.